L’azienda emiliana è alla seconda acquisizione all’estero dopo l’operazione con la spagnola Taya. Intervista ad Aldo Cacopardi di DocFinance
Reggio Emilia, 5 novembre 2025 - DocFinance, azienda reggiana specializzata in soluzioni software per la gestione della tesoreria aziendale, continua il proprio percorso di espansione internazionale.
Dopo l’acquisizione della spagnola Taya, la società ha annunciato l’ingresso nel gruppo della storica software house svizzera SoftCash, attiva nel settore dei software di tesoreria da oltre vent’anni.
Ne abbiamo parlato con Aldo Cacopardi, Business Manager di DocFinance, che da oltre dieci anni segue da vicino l’evoluzione e la crescita dell’azienda.
L’acquisizione di SoftCash rappresenta un nuovo passo importante nel percorso di sviluppo internazionale di DocFinance. Quali sono le motivazioni e gli obiettivi di questa operazione?
Più che una singola operazione, si tratta della naturale prosecuzione di un progetto che abbiamo avviato ormai diversi anni fa. I nostri mercati target sono le economie europee più sviluppate: con Taya ci stiamo radicando nella penisola iberica – Spagna e Portogallo – mentre oggi, con SoftCash, entriamo in modo strutturato nel secondo grande mercato di riferimento, quello dell’area tedesca, che comprende Svizzera, Germania e Austria, la cosiddetta area DACH.
SoftCash è un’azienda con una lunga esperienza nella realizzazione di software di tesoreria. Le sue soluzioni presentano molte affinità con il modello DocFinance, e proprio questa sinergia è alla base dell’acquisizione. L’obiettivo è mettere a fattor comune competenze, esperienze e approcci per sviluppare un’offerta sempre più completa e internazionale.
Come si articolerà l’integrazione tra DocFinance e SoftCash?
In questa fase iniziale stiamo conoscendo da vicino la realtà svizzera, i colleghi e i loro processi. Ogni acquisizione parte sempre da qui: costruire relazioni e capire come funziona la struttura esistente.
Successivamente avvieremo l’integrazione tecnica tra gli applicativi. Alcune funzionalità sviluppate da SoftCash saranno integrate nella nostra piattaforma, mentre in parallelo proseguiremo con l’evoluzione del loro software, che è già adottato da importanti aziende in Svizzera e Germania.
La nostra intenzione è continuare a sviluppare entrambe le soluzioni, creando una rete di partner e costruendo una presenza locale solida nei nuovi mercati. Avere una sede in Svizzera ci permetterà di essere più vicini ai clienti e alle software house partner, come già facciamo in Italia e in Spagna.
DocFinance oggi conta 9 sedi, di cui 7 in Italia, una in Spagna e una in Svizzera. Cambia la dimensione, ma resta invariato l’approccio. Qual è la filosofia che guida questa crescita?
L’approccio rimane lo stesso: ascolto, competenza e concretezza.
Ogni volta che entriamo in un nuovo mercato scopriamo che le nostre idee sul ruolo del software di tesoreria vengono confermate. Esistono aziende molto grandi, strutturate, che dispongono già di soluzioni complesse, e realtà molto piccole che riescono a gestire le proprie esigenze con strumenti contabili di base.
In mezzo, però, c’è la grande maggioranza del tessuto economico europeo: le PMI, che spesso gestiscono la tesoreria con file Excel o strumenti non integrati. Per loro la sfida è passare a una soluzione strutturata, ma con costi e tempistiche di implementazione affrontabili.
È qui che si inserisce DocFinance: offriamo una soluzione accessibile, integrata e all-in-one pensata per accompagnare le imprese di medie dimensioni in un percorso di digitalizzazione sostenibile e concreto.
Cosa avete trovato nelle realtà acquisite in Spagna e in Svizzera?
Abbiamo trovato esperienze complementari alle nostre.
Taya e SoftCash operano da molti anni nei rispettivi mercati, con clienti solidi e competenze tecniche di alto livello. In entrambi i casi, però, il mercato delle medie imprese restava in parte scoperto. Unendo la loro esperienza al modello DocFinance possiamo raggiungere una fascia molto più ampia di aziende, offrendo una risposta concreta alle loro esigenze operative e gestionali.
Guardando al futuro, ci saranno nuove acquisizioni nel 2026?
Calendarizzare le acquisizioni è molto difficile: serve sempre un equilibrio tra chi compra e chi vende.
Detto questo, abbiamo sicuramente in programma di proseguire con nuove integrazioni in Europa. Il nostro obiettivo è aggregare esperienze storiche attorno al progetto DocFinance e costruire, passo dopo passo, la migliore soluzione di tesoreria al mondo per le aziende di medie dimensioni.
È un progetto ambizioso, ma crediamo che la forza del nostro modello – basato su competenza, collaborazione e visione industriale – ci permetterà di continuare a crescere con solidità e coerenza.
"Con l’acquisizione di SoftCash, DocFinance prosegue lo sviluppo in Europa e rafforza la sua vocazione internazionale dopo trent'anni di studio e di perfezionamento attraverso un dialogo continuo con le PMI italiane" Ha aggiunto Mauro Tranquilli, founder e CEO di DocFinance, l'imprenditore ha concluso dicendo: "La nostra è una crescita che prosegue il progetto di proporre soluzioni per la gestione finanziaria aziendale pre-confezionate, modello nato tra le PMI italiane e ora proposto alle PMI europee, sempre con il supporto delle software house che propongono sistemi erp. Continuiamo a fare ricerca, ad applicare moderne tecnologie e preparare i nostri consulenti a supportare le aziende ai cambiamenti necessari, in Italia e all’estero".
Una nota a margine ma di rilievo: per entrambe le operazioni, DocFinance ha ricevuto il supporto dell’advisor EpyonVivida, il cui contributo si è rivelato prezioso e produttivo nel condurre le trattative e portare a compimento con successo le acquisizioni insieme alle parti coinvolte.
